Amici dell’ambiente…riciclare il PET

In Italia siamo i primi consumatori in Europa di acqua in bottiglie di plastica. La plastica è nemica del nostro pianeta, allora cosa possiamo fare? Come possiamo aiutare il nostro pianeta? Naturalmente riciclando…

IL PET…LA SVOLTA PER LA VENDITA DELLE ACQUE MINERALI

Facciamo un attimo un passo indietro e chiariamo che cos’è il PET, o polietilene tereftalato, è una resina termoplastica adatta al contatto alimentare, facente parte della famiglia dei poliesteri.

Amata particolarmente perché non perde le sue proprietà fondamentali durante il processo di recupero e la si può così trasformare ripetutamente per la realizzazione di nuove bottiglie o tantissimi altri prodotti o oggetti. Il PET viene identificato con simbolo recante il suo nome all’interno di un cerchio o poligono esagonale.

Il ciclo produttivo di una bottiglia in PET parte dalla lavorazione delle scaglie di PET in fabbrica, dove avviene lo stampaggio della preforma e il soffiaggio. Le bottiglie, a questo punto, vengono consegnate a ditte imbottigliatrici e poi trasportate su gomma per essere distribuite nei supermercati. Infine, arrivano al consumatore che poi se ne libera tramite la raccolta differenziata.

Inconsapevolmente compiamo tutti un errore, ossia schiacciarle dall’alto verso il basso per ridurre il volume. Nulla di più sbagliato, di seguito qualche suggerimento utile per poter riciclare correttamente le nostre bottiglie di plastica:

– svuotala completamente e sciacquala (se conteneva un liquido diverso dall’acqua);

– schiaccia la bottiglia in senso longitudinale e richiudila con il tappo;

– raccogli le bottiglie in PET in un sacchetto a parte.

Naturalmente ogni comune ha le sue direttive ma questi brevi accorgimenti ci aiuteranno a conservare il materiale garantirne un corretto riciclo e riutilizzo futuro.

Come posso fare con i tappi e le etichette? Anche se sono fatti di materiali diversi, i tappi vanno sempre avvitati sulle bottiglie di plastica da riciclare dopo averle schiacciate. Perché? Semplice: in questo modo le bottiglie mantengono la forma corretta, vengono riconosciute più facilmente dalle macchine selezionatrici e non rischiano di scivolare giù dai nastri che le trasportano. Per quanto riguarda le etichette, non occorre rimuoverle. La separazione da materiali diversi avverrà automaticamente durante il processo di riciclo delle bottiglie di plastica.

Il nostro contributo è fondamentale per la riuscita del processo, come detto in precedenza le bottiglie vanno appiattite e, se non contenevano acqua, sciacquate. Successivamente richiuse con il tappo.

Una volta che hanno raggiunto il centro di raccolta vengono triturate e trasformate in fiocchi, successivamente vengono fusi per creare pellets. I pellets vengono inviati alle imprese per essere trasformati in altri oggetti come tappeti, pile o mobili da giardino.

Le bottiglie in PET possono essere riciclate per intero e un numero infinito di volte. Da una bottiglia in PET ne nasce un’altra identica che prenderà il nome di R-PET, ossia una plastica ad impatto zero. Questo materiale, oltre ad essere riciclabile al 100%, rispetta a pieno i requisiti igienici imposti dal Ministero della Salute.

ALTRI MODI DI RICICLARE

Poi ci sono diverse altre possibilità per riciclare una bottiglia in PET, con qualche piccolo accorgimento e un pizzico di creatività ha altri innumerevoli usi: imbuti, tazze, contenitori portapenne, fiori ornamentali e bracciali. Possono essere un passatempo e un’attività da fare per trascorrer del tempo in famiglia.

RICICLO E RISPARMIO

In un’ottica di green economy ed economia circolare il riciclo può essere visto come fonte di guadagno. Ci sono dei centri che prevedono il rilascio di ticket da spendere su determinati circuiti, ad esempio con tre pezzi di PET si avrà 1 euro di credito. Oppure il semplice riutilizzo è pur sempre una forma di risparmio e di salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.

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