Per noi aprire una bottiglia d’acqua e versarla nel bicchiere è un gioco da ragazzi. Vi siete mi chiesti cosa c’è dietro e tutto il percorso che l’acqua compie per arrivare fin lì?
In Italia abbiamo anche la fortuna di avere a disposizione le migliori acque alla sorgente d’Europa.
Ora possiamo reperire l’acqua in contenitori di vetro oppure di plastica, acquistarla al supermercato oppure tramite consegna a domicilio.
Per arrivare a questo passaggio prima c’è un processo alquanto complesso.
Di seguito parleremo del percorso e delle lavorazioni che l’acqua deve subire per arrivare fin dov’è.
LA CAPTAZIONE
La prima fase del processo di lavorazione delle acque prende il nome di captazione (dal latino captatio che letteralmente significa prendere).
Il liquido, puro e incontaminato viene preso dalla sorgente e, attraverso particolari sistemi, convogliato verso lo stabilimento dove avverranno le fasi successive . Questo procedimento può essere realizzato in più modalità:
- captazione da falda: è quella che avviene direttamente dalle sorgenti, l’acqua è pura dato che non si prevede nessuna forma di contaminazione umana, è quella che viene impiegata per produrre le migliori acque minerali;
- captazione da acqua corrente: prevede l’utilizzo di acqua di torrenti e fiumi, può essere impiegata per essere trasformata in acqua potabile;
- captazione da acqua stagnante: l’acqua da bere viene prelevata da laghi in superficie o sotterranei.
L'IMBOTTIGLIAMENTO
Una volta conclusa la fase della captazione si passa a quella successiva, ossia quella dell’imbottigliamento, che racchiude tutta una serie di processi che ci portano ad avere l’acqua in bottiglia. Il precedimento racchiude una serie di passaggi:
- incanalamento dell’acqua: la captazione prevede un incanalamento del liquido attraverso delle condotte in acciaio Inox, asettiche e senza contaminazione dell’uomo, e il passaggio in serbatoi per poi essere trasferita alla fase successiva;
- creazione della bottiglia in PET o in vetro: l’acqua verrà immessa in un contenitore che comunemente è definito bottiglia, il quale potrà essere composto di PET oppure di vetro. Nel caso in cui invece l’imbottigliamento avviene con il vetro, è necessario un ulteriore passaggio che prende il nome di sterilizzazione;
- riempimento dell’acqua in bottiglia: l’acqua della sorgente andrà a riempire le bottiglie di plastica o di vetro;
- tappatura ed etichettatura: a questo punto, la bottiglia viene sigillata attraverso un tappo di plastica o di alluminio e in questo modo si evita qualunque forma di contaminazione della sostanza al suo interno. Si passa poi alla linea successiva che prevede l’etichettatura del prodotto. Questo è un aspetto importantissimo del processo di imbottigliamento, dato che sull’etichetta non solo viene indicato il nome dello stabilimento produttrice dell’acqua, ma anche le sue caratteristiche, come residuo fisso, sali minerali presenti, durezza e particolarità diuretiche;
- invio a stoccaggio e trasporto in magazzini commerciali;
- arrivo sulle tavole: ultima fase dell’imbottigliamento è quello che vede l’arrivo della bottiglia sulle nostre tavole e l’apertura del tappo sigillato.
I CONTROLLI PRIMA DELLA DISTRIBUZIONE
Prima di raggiungere i canali di vendita, l’acqua viene sottoposta a tutta una serie di controlli ed analisi per testare il reale rispetto dei valori e dei parametri stabiliti dal Ministero della Salute.
Durante tutto il processo di imbottigliamento l’acqua viene costantemente sottoposta a controlli per scongiurare qualsiasi forma di contaminazione.
Una volta che il prodotto sarà pronto, verrà imballato e distribuito ai vari canali di vendita così da renderlo facilmente reperibile a noi consumatori.
Ci avevate mai pensato che un bene così prezioso e necessario per noi compiesse un percorso lungo e ricco di processi e di analisi?
Dopo questa riflessione dobbiamo apprezzare ancora di più l’acqua e farne sempre un buon uso evitando gli sprechi.
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